XXII Rapporto Ismea-Qualivita sui prodotti agroalimentari e vitivinicoli italiani DOP IGP STG

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2008
XXII Rapporto Ismea-Qualivita sui prodotti agroalimentari e vitivinicoli italiani DOP IGP STG

In data odierna si è svolta la presentazione del XXII Rapporto Ismea-Qualivita 2024 che descrive i dati del settore dei prodotti DOP IGP e analizza i consumi di tali prodotti nel mercato italiano. Il Rapporto 2024 fotografa la realtà del comparto IG 2023, con i dati produttivi ed economici dei settori Cibo e Vino italiani, i dati economici territoriali, i dati del canale GDO e con un focus sulle criticità e priorità di innovazione e ricerca per le filiere DOP IGP. Il comparto del cibo e del vino DOP IGP nel 2023 ha superato la soglia dei 20 miliardi di euro di fatturato (+0,2% su base annua) e un export da 11,6 miliardi di euro (-0,1% rispetto al 2022); in tutto il territorio nazionale coinvolge 194.387 operatori e genera occupazione per circa 847.500 addetti. Si parla di 328 denominazioni registrate per i prodotti agroalimentari (174 DOP, 150 IGP, 4 STG) per un valore alla produzione di 9,17 miliardi di Euro e di circa 18 miliardi al consumo. Sul fronte dell’impatto territoriale la Dop economy nel 2023, dopo due anni di crescita del valore in 18 Regioni su 20, su 107 Province italiane, 61 hanno il valore più alto, il 17% con crescite a due cifre.
Le quattro regioni del Nord-Est nel complesso mostrano risultati stabili (-0,6% sul 2022) e rappresentano il 54% del settore nazionale DOP IGP con un valore che sfiora gli 11 miliardi €: a frenare è soprattutto il calo dell’Emilia-Romagna (-2,4%), mentre crescono Friuli Venezia Giulia (+1,4%) e Veneto (+0,4%) che, con 4,85 miliardi €, si conferma leader rappresentando quasi un quarto del valore del comparto DOP IGP italiano. Per quanto riguarda il Nord-Ovest (+1,5%) in cui la Dop economy vale 4,33 miliardi €, trainato in particolare dalla Lombardia, che supera per la prima volta i 2,5 miliardi € e con il +3,3% registra una crescita per il terzo anno consecutivo; frenano il Piemonte (-1,2%), dopo la forte crescita del 2022, e la Liguria (-2,0%), sale invece la Valle d’Aosta (+3,2%). Su richiesta per gli associati  il testo integrale del XXII Rapporto Ismea-Qualivita unitamente ad estratti, uno di carattere generale ed uno di carattere regionale.