L’emergenza continua per la filiera della carne di vitello oramai quasi al collasso ed il tempo stringe – afferma in un comunicato il presidente Siciliani – . La situazione non è destinata a migliorare più di tanto con la riapertura dei ristoranti, visto che rimangono vietati gli assembramenti e quindi i grandi pranzi per comunioni, matrimoni, così come i momenti di aggregazione familiare o di amici, in cui la carne di vitello è sempre molto ricercata . Confidiamo che, in virtù della dotazione di 500 milioni di euro stanziati per l’agricoltura con il “Decreto Rilancio” possano essere considerate, con la massima urgenza, misure concrete di sostegno al settore. Tra queste, abbiamo ricordato nuovamente alla ministra Bellanova il premio alla macellazione dei vitelli nati, allevati e macellati in Italia a partire dal mese di marzo. Tale misura dovrà essere corroborata con misure di ammasso per i tagli di vitello nazionale ed infine sarebbe da considerare uno stanziamento per gli omogeneizzati di carne di vitello italiano nel bando indigenti.
La caratteristica principale di tali misure deve però essere l’assoluta velocità di messa in opera e la massima sburocratizzazione delle procedure – conclude Siciliani – per permettere un ristoro immediato degli operatori che è ormai improcrastinabile.
Roma, 22/5/2020