Green Deal, agroalimentare, diversificazione delle fonti di approvvigionamento agricolo ed energetico, rinnovabili. Molti i punti toccati dal Presidente del Consiglio Mario Draghi alla luce delle crescenti criticità dovute alla guerra russo ucraina e al rincaro energetico e dei prezzi delle materie prime.
Fra le questioni toccate dal Presidente del Consiglio vi sono anche quelle che la UNICEB aveva portato alla sua attenzione legate al comparto agroalimentare. Di seguito si riportano le dichiarazioni del Presidente del Consiglio.
“Il Governo è consapevole degli impatti che la crisi in Ucraina avrà sull’economia italiana e faremo di tutto per mitigarne le conseguenze. Nel programma di stabilità del 2022 sarà messo a punto il quadro di previsione economica e finanza pubblica e saranno considerati tutti i fattori di rischio relativi alla guerra in atto. Siamo anche consapevoli dell’impatto inflazionistico che può derivare dall’aumento di alcune materie prime.
Oggi abbiamo parlato molto di energia ma c’è un aspetto fondamentale che riguarda l’agroalimentare. Soprattutto i recenti provvedimenti presi da altri paesi impediscono l’approvvigionamento di grano tenero, mais e altre semenze fondamentali per l’agroalimentare italiano. Quindi anche su questo fronte occorrerà procedere con una strategia simile a quella del gas, ovvero diversificare rapidamente le fonti di approvvigionamento. Non è facile far questo sulla base degli esistenti regolamenti comunitari e non è neppure facile aumentare la superficie coltivabile sulla base degli esistenti regolamenti comunitari. Occorrerà anche in questo caso riconsiderare, ciò significa rivedere il contesto regolatorio che ci ha accompagnato.
Per quanto riguarda il patto di stabilità, gli aiuti di stato, i regolamenti comunitari in ambito agricolo e non solo, ebbene tutto ciò che oggi impedisce una risposta rapida alle emergenze va rivisto. Su questo stiamo lavorando, anche insieme agli enti territoriali perché un significativo investimento sulle rinnovabili non si può attuare se non cambiamo l’attuale quadro regolamentare.””
“Seguiamo con grande attenzione le conseguenze sull’economia dei cittadini italiani. Siamo attenti sull’incremento delle spese dell’energia. Il Governo deve difendere il potere di acquisto delle famiglie e la competitività delle imprese. Abbiamo varato già alcune misure, come alcune clausole di revisione per i contratti pubblici tutto legato al PNRR e al piano complementare. Presso il MISE è stato creata una task force per far fronte a questa crisi. Per quanto riguarda il PNRR, c’è la possibilità di un revisione nel caso in cui gli obiettivi siano a rischio. C’è dunque una nuova possibilità negoziale, valutando i rischi per prendere nuovi provvedimenti. Il Governo pone la massima attenzione ai costi dell’energia e continueremo a sostenere il sistema produttivo. Sosteniamo la linea di maggiore cautela adottata dalla Commissione, ma dobbiamo tenere conto delle priorità strategiche emerse in questi ultimi due anni, legate al clima, alla sanità e alla difesa: dobbiamo ripensare lo schema generale. Questo tema sarà discusso nel Consiglio informare di domani”.
“Siamo impegnati per diversificare e aumentare le fonti rinnovabili, questa è l’unica strategia fondamentale nel lungo periodo. Dobbiamo investire nella ricerca e aumentare la produzione interna, stiamo procedendo poi con il riempimento degli stoccaggi per il prossimo autunno. Siano inoltre attivi a livello diplomatico per diversificare le forniture. Per una vera sicurezza energetica dobbiamo muoverci in fretta, ma il grosso ostacolo alle rinnovabili viene dai procedimenti autorizzativi. Se non superiamo questo ostacolo non andiamo da nessuna parte.“