L’EFSA ha pubblicato in questi giorni una relazione che presenta i risultati della sorveglianza sulle encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE) nei bovini, ovini, caprini, cervidi e altre specie, e della geno tipizzazione negli ovini e caprini, effettuata nel 2022 da 27 Stati membri, dal Regno Unito (per quanto riguarda l’Irlanda del Nord) e altri otto Paesi non UE, ovvero Bosnia-Erzegovina, Islanda, Montenegro, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia, Svizzera e Turchia. L’Albania e il Kosovo hanno confermato che nel 2022 non è stata condotta alcuna sorveglianza sulle TSE.
I dati di sorveglianza sono stati presentati tramite lo strumento di comunicazione dei dati TSE dell’EFSA. I dati trasmessi elettronicamente sono stati estratti dalla banca dati dell’EFSA e ulteriormente elaborati, convalidati ed estratti per redigere le tabelle di sintesi presentate nella relazione.
La situazione della BSE nel 2022 è rimasta simile a quella degli anni precedenti in termini di animali testati e numero di casi.
La situazione nei bovini
In totale, nel 2022 nell’UE-27 e nell’Irlanda del Nord sono stati testati 977.008 bovini, con una riduzione del 4,3% rispetto all’anno precedente e con un caso di H-BSE in Francia. Si trattava di un caso di H-BSE in un bovino da carne di 154 mesi segnalato come capo morto (FS). Nessun altro caso di BSE è stato segnalato a livello mondiale nel 2022.
L’84% di tutti i bovini testati rientrava nel gruppo di animali a rischio [animali macellati d’emergenza (ES), animali con segni clinici all’ispezione ante-morte (AM) e capi morti (FS)]. In particolare il gruppo FS contava 752.310 bovini testati nel 2022 (il 91,7% di tutti i bovini nel gruppo a rischio).
Altri 52.395 bovini sono stati testati dagli otto paesi non UE. La Serbia (il principale contributore con 16.913 bovini testati) e la Turchia (con 8.108) hanno segnalato principalmente bovini provenienti dal gruppo target macellato sano (HS), mentre la Svizzera (con 10.074) ha segnalato principalmente bovini provenienti da animali del gruppo a rischio.
La situazione negli ovicaprini
In totale, nel 2022 nell’UE-27 e Irlanda del Nord sono stati testati 404.219 piccoli ruminanti: 295.145 pecore (con una diminuzione del 5,2% rispetto al 2021) e 109.074 capre (con una diminuzione del 7,9%). Inoltre, 25.535 pecore sono state testate da cinque degli otto altri paesi dichiaranti non UE, ovvero Islanda, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia e Turchia, e 633 capre sono state testate da Islanda, Norvegia, Serbia e Turchia.
Per quanto riguarda gli ovini, nel 2022 sono stati segnalati 557 casi di scrapie nell’UE- 27 e Irlanda del Nord, sei casi in più rispetto al 2021. Di questi, 480 erano casi di scrapie classica (86,2%) mentre 77 erano di scrapie atipica (13,8%). Tra gli altri cinque paesi segnalanti non UE che hanno testato le pecore, la Norvegia ha segnalato 16 casi di scrapie atipica. La scrapie classica è stata segnalata solo da cinque Stati membri, ovvero Cipro, Grecia, Italia, Romania e Spagna. Casi di scrapie atipica sono stati segnalati da 14 paesi dichiaranti dell’UE (Austria, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Italia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Svezia) e dall’Irlanda del Nord. Tra i paesi dichiaranti non UE, solo la Norvegia ha segnalato episodi di scrapie atipica.
La maggior parte dei casi relativi agli ovini nell’UE-27 e in Irlanda del Nord (92,3%) sono stati segnalati da cinque paesi: Grecia, Italia, Romania e Spagna per quanto riguarda la scrapie classica e Portogallo per quella atipica, come avvenuto negli anni precedenti.
Il Report integrale è consultabile al seguente link.