Sulla Gazzetta Ufficiale n. 152 del 1° luglio è stato pubblicato il Decreto 19/04/2022 del Decreto del Ministero dell’Agricoltura con il quale vengono fornite le modalità per l’incentivazione alla realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici ad uso produttivo agricolo, zootecnico e agroindustriale da finanziare nell’ambito del PNRR (Parco Agrisolare), a seguito del via libera dato dalla Commissione europea.
La principale novità introdotta dal Decreto riguarda il concetto di “Autoconsumo condiviso” che viene così definito: “”qualora più aziende agricole, costituite in forma aggregata, realizzino l’investimento per la produzione di energia da impianti fotovoltaici, gli impianti sono ammissibili agli aiuti unicamente se l’obiettivo è quello di soddisfare al più il fabbisogno energetico di tutti i soggetti beneficiari. Le aziende agricole che costituiscono l’aggregato devono ricadere tutte nella medesima Tabella di cui all’allegato A al presente Decreto””.
Di seguito si riporta il dettaglio delle misure del decreto “Interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale”:
- 80% di contributo a fondo perduto per le imprese agricole di produzione primaria su tutto il territorio nazionale nei limiti dell’autoconsumo, con la nuova fattispecie dell'”autoconsumo condiviso”. Dotazione finanziaria pari a circa 693 milioni di euro;
- fino all’80% di contributo a fondo perduto e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese di trasformazione di prodotti agricoli. Dotazione finanziaria pari a circa 150 milioni di euro;
- 30% di contributo a fondo perduto (con maggiorazioni per piccole e medie imprese e per aree svantaggiate) e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese della trasformazione da agricolo in non agricolo. Dotazione finanziaria pari a circa 75 milioni.
- 30% di contributo a fondo perduto (con maggiorazioni per piccole e medie imprese e per aree svantaggiate) e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese agricole di produzione primaria. Dotazione finanziaria pari a circa 75 milioni;
Le aziende della produzione primaria potranno presentare domanda alternativamente nell’ambito dei punti 1 o 4, pena la non ammissibilità.
Il Decreto prevede, inoltre:
- raddoppio della potenza massima installabile che passa da 500 kw/p a 1.000 kw/p;
- raddoppio della spesa ammissibile per accumulatori che passa da euro 50.000 ad euro 100.000;
- raddoppio della spesa ammissibile per dispositivi di ricarica che passa da 15.000 a 30.000;
- raddoppio della spesa massima ammissibile per beneficiario che passa da euro 1.000.000,00 ad euro 2.330.000,00 incluse le spese accessorie (es. rimozione amianto).
Il 40% degli stanziamenti sopra indicati viene riservato a progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sardegna e Sicilia.
La misura tende a finanziare progetti che prevedono l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici sulle coperture di fabbricati strumentali all’attività dei beneficiari. Unitamente a tale attività, possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture:
- rimozione e smaltimento dell’amianto (o, se del caso, dell’eternit) dai tetti, in conformità alla normativa nazionale di settore vigente: tale procedura deve essere svolta unicamente da ditte specializzate, iscritte nell’apposito registro;
- realizzazione dell’isolamento termico dei tetti: la relazione tecnica del professionista abilitato dovrà descrivere e giustificare la scelta del grado di coibentazione previsto in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato, anche al fine di migliorare il benessere animale;
- realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria): larelazione del professionista dovrà dare conto delle modalità di aereazione previste in ragione della destinazione produttiva del fabbricato; a ogni modo, il sistema di areazione dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria, anche al fine di migliorare il benessere animale.
Gli interventi ammissibili all’agevolazione, da realizzare sui tetti/coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, devono prevedere l’installazione di impianti fotovoltaici con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1000 kWp.
Al Decreto disponibile presso i nostri uffici per gli associati dovrà fare seguito il Bando con le modalità per la presentazione delle domande, che sarà nostra cura comunicare con tempestività alle Aziende associate.