L’UNICEB ha partecipato in data odierna ad un incontro indetto dall’Assessore alla Sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, al quale hanno partecipato anche gli Assessori all’Agricoltura, Turismo e Commercio Estero Federico Caner, e l’Assessore al Territorio, Sicurezza, Caccia e Pesca, Cristiano Corazzari per fare il punto della situazione della Peste Suina Africana nella Regione Veneto.
Vista la rapida evoluzione della situazione epidemiologica della malattia soprattutto nelle Regioni Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna, l’Assessore alla Sanità della Regione Veneto ha ritenuto opportuno mettere in atto un’azione di prevenzione che si tradurrà nell’emanazione di una specifica Ordinanza che ricalcherà quanto già previsto nelle tre Regioni sopra indicate per quanto riguarda le misure applicate nelle Zone di Restrizione I, II e III ancorché la malattia non abbia interessato la Regione in parola.
Ad oggi, anche se devono essere ancora raccolti tutti i dati, il numero di allevamenti della Regione Veneto che hanno implementato le misure di biosicurezza rafforzata è esiguo.
Per questo motivo ed in considerazione del fatto che l’Ordinanza n. 3/2024 del Commissario Straordinario per la PSA prevede in caso di insorgenza di focolai di PSA in allevamenti senza misure di biosicurezza rafforzate l’abbattimento dei capi senza la possibilità di ottenere gli indennizzi previsti dalla Legge 218/1988, la Regione Veneto intende spronare gli allevatori ad adeguarsi anche per evitare il rischio di mancato indennizzo dei capi abbattuti.
A questo proposito, è stata avanzata all’Assessore all’agricoltura la richiesta di prevedere specifici bandi regionali per prevedere degli incentivi in favore degli allevatori.
La nuova Ordinanza, che sarà nostra cura inviare al più presto e sulla quale chiederemo eventuali commenti/osservazioni da parte delle Aziende associate, poggerà essenzialmente su questi due elementi:
- entro un mese dalla sua entrata in vigore, gli allevamenti dovranno adeguare le strutture alle misure di biosicurezza previste dal Decreto Ministeriale 28/06/2022;
- entro un mese dalla sua entrata in vigore, gli allevamenti dovranno predisporre un piano di adeguamento ai requisiti di biosicurezza rafforzata.
Inoltre, come già previsto a livello nazionale, viene previsto l’obbligo di designazione delle strutture di macellazione o trasformazione nel caso di lavorazione di carni provenienti da allevamenti in Zone di Restrizione II o III.
Gli allevamenti, inoltre, dovranno predisporre una procedura, in caso di passaggio in zona di restrizione, di canalizzazione verso un impianto di macellazione. Analogamente, anche le strutture di macellazione dovranno adeguare le proprie procedure in funzione della destinazione delle carni e della relativa provenienza.
Un altro punto che verrà indicato nell’Ordinanza riguarda la tracciabilità delle carni in caso di obbligo di rintraccio, che dovrà essere fornita si Servizi veterinari entro 12 ore dalla richiesta.
Sarà nostra cura trasmettere a brevissimo il testo dell’Ordinanza che la Regione dovrebbe adottare entro i primi della prossima settimana.