Dal 1° luglio 2020 la Germania ha assunto la Presidenza di turno della UE per il secondo semestre del corrente anno.
I principi cardine della Presidenza tedesca possono essere riassunti di seguito:
- superamento permanente della pandemia da Covid-19
- ripresa economica
- Europa più forte e innovativa
- Europa giusta
- Europa sostenibile
- Europa forte nel mondo.
La Presidenza tedesca ha sottolineato che:
- per quanto riguarda il mercato unico, c’è la necessità di:
- eliminare gradualmente le restrizioni imposte nell’area Schengen a seguito della pandemia;
- eliminare le restrizioni legate alle crisi nel trasporto transfrontaliero.
- Commercio:
- mantenere aperti i mercati e rafforzare gli scambi e gli investimenti sulla base di norme internazionali;
- la UE deve essere impegnata in un piano di azione per rafforzare la responsabilità sociale delle imprese nelle catene di approvvigionamento globali;
- deve essere portata avanti un’agenza di modernizzazaione per l’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) per lanciare ambiziosi accordi bilaterali e plurilaterali, ad esempio nel settore del commercio digitale;
- la conclusione di accordi di libero scambio e protezione degli investimenti deve essere considerato un fattore chiave per la diversificazione e la salvaguardia delle catene di approvvigionamento e per generare la crescita necessaria. La Presidenza tedesca punta a rapidi progressi per finalizzare l’accordo con il Mercosur e la modernizzazione dell’accordo con il Messico,
- nell’ambito delle relazioni commerciali con la Cina, è stata individuata la necessità di stabilire condizioni di parità;
- proseguire gli sforzi per integrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile nella politica commerciale.
- Green Deal:
- la Presidenza tedesca intende avviare i negoziati con il Consiglio sulla nuova strategia della UE sulla biodiversità in agricoltura al fine di raggiungere un approccio comune con il Consiglio.
- Unione europea-Regno Unito:
- la Presidenza intende svolgere un ruolo attivo per garantire che i negoziati tra la UE ed il Regno Unito, sulla base della Dichiarazione politica concordata congiuntamente e del mandato della Commissione, raggiungano risultati positivi.