Come noto, lo scorso 25 settembre sono stati riscontrati tre focolai di Malattia Emorragica Epizootica nei Pirenei Atlantici e negli Alti Pirenei che hanno portato le Autorità francesi a prevedere il divieto di movimentazione verso i Paesi dell’Unione Europea di ruminanti da tutti o parte di diversi dipartimenti (i dipartimenti 64, 65, 40, 32, 31 e 09 sono colpiti nella loro interezza, mentre i dipartimenti 40, 33, 47, 82, 81, 11 e 66 sono parzialmente colpiti).
L’attuale normativa comunitaria (Reg.to 2020/688) prevede esclusivamente il divieto di movimentazione da una zona di restrizione di 150 km attorno ai focolai e per tale malattia non è disponibile un vaccino.
E’ in fase di valutazione a Bruxelles una proposta di modifica di tale normativa al fine di prevedere delle deroghe che permettano la movimentazione degli animali anche all’interno della zona di restrizione alle seguenti condizioni:
- gli animali debbono provenire da un territorio stagionalmente libero (quindi solo per un breve periodo dell’anno), oppure
- gli animali debbono provenire da stabilimenti a prova di vettore (non ne esistono a livello comunitario).
Pertanto, l’UNICEB, nell’ambito dell’Organizzazione Interprofessionale Carni Bovine – OICB ha promosso una azione collettiva nei confronti del Ministero della Salute affinché possa essere prevista una ulteriore deroga che permetta la movimentazione dalla zona di restrizione anche per gli animali sottoposti a trattamento con insetto repellente e test PCR su tutti i capi da movimentare con ulteriori obblighi a destino quali il divieto di movimentazione per almeno 60 giorni (escluso l’invio al macello) e un nuovo test PCR su un campione dei capi introdotti.
In allegato alla presente si riporta il testo dell’istanza congiunta inviata in data odierna al Ministero.
Analoga azione verrà avviata anche nei confronti delle Commissioni Agricoltura e Ambiente del Parlamento europeo incaricate di valutare e votare la proposta di modifica del Regolamento n. 2020/688 della Commissione.