Visto l’ulteriore diniego da parte della Commissione UE alla richiesta dell’Italia, appoggiata da Olanda e Francia, di concedere l’apertura per un ammasso privato in favore delle carni di vitello a carne bianca, l’UNICEB, pur ribadendo la necessità di proseguire con forza la strada europea nell’ambito del prossimo CSA agricoltura, ha già sottoposto alternative nazionali pratiche e perseguibili con successo, alla ministra Bellanova : uno stanziamento immediato di fondi per l’ammasso su base nazionale; oppure, in alternativa, un premio per ogni vitello italiano macellato, così come messo in campo nel settore ovino per l’agnello da latte. Entrando nel dettaglio della nostra proposta, si è ipotizzato un premio di 50 €/capo che prevederebbe uno stanziamento a livello nazionale di circa 7,5 milioni di Euro.
“Quest’ultima sarebbe una misura, attuabile in tempi rapidi – dice SICILIANI in un comunicato stampa – perché replica un modello già studiato ed elaborato, anche con il contributo fattivo di Uniceb, e che permetterebbe un ristoro immediato degli imprenditori di un settore sottoposto a sensibili perdite che perdurano nel tempo e che rischiano di compromettere il proseguimento delle attività. Soprattutto i produttori di vitello italiani potrebbero così ricevere nell’immediato quell’aiuto che con forza chiedono. Speriamo – conclude SICILIANI – che tutto il settore si unisca a noi nella richiesta in modo fattivo per apportare davvero un risultato concreto alla Filiera del vitello in particolare e del settore bovino in generale.