La Commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha approvato il pacchetto di semplificazioni della Politica Agricola Comune volto a ridurre gli oneri burocratici per gli agricoltori che tramite una procedura legislativa d’urgenza, con approvazione del testo nel prossimo mese di aprile, renderà operative le modifiche dal gennaio 2025.
La revisione mirata di alcune regole di condizionalità del regolamento sui Piani Strategici della PAC riguarda i seguenti aspetti:
- Bcaa 8 sugli elementi non produttivi: gli agricoltori dell’UE dovranno mantenere le caratteristiche paesaggistiche esistenti sui loro terreni, ma non saranno più obbligati a destinare una parte minima dei loro seminativi ad aree non produttive, come i terreni a riposo. Potranno invece scegliere, su base volontaria, di mantenere una parte dei loro seminativi non produttivi – o di creare nuovi elementi paesaggistici (come siepi o alberi) – ricevendo così un sostegno finanziario aggiuntivo attraverso un eco-schema che tutti gli Stati membri dovranno offrire nei loro piani strategici della PAC.
- Bcaa 7 sulla rotazione delle colture: gli agricoltori dell’UE potranno soddisfare questo requisito scegliendo di ruotare o diversificare le colture, a seconda delle condizioni che devono affrontare e se il loro Paese decide di includere l’opzione della diversificazione delle colture nel proprio Piano Strategico della Pac. La flessibilità nell’effettuare la diversificazione delle colture invece della sola rotazione delle stesse consentirà agli agricoltori colpiti da siccità regolare o da precipitazioni eccessive di rispettare più facilmente questo requisito.
- Bcaa 6 sulla copertura del suolo durante i periodi sensibili: oltre a queste modifiche specifiche, la proposta prevede che gli Stati membri possano esentare alcune colture, tipi di suolo o sistemi agricoli dal rispetto dei requisiti in materia di lavorazione del terreno, copertura del suolo e rotazione/diversificazione delle colture (rispettivamente Bcaa 5, 6 e 7). Potrebbero essere possibili anche esenzioni mirate per consentire l’aratura per ripristinare i prati permanenti nei siti Natura 2000 nel caso in cui siano danneggiati da predatori o specie invasive (Bcaa 9). Queste esenzioni possono essere stabilite per l’intero periodo della Pac nei Piani Strategici. Dovrebbero essere limitate in termini di superficie e stabilite solo se si rivelano necessarie per affrontare problemi specifici. In casi estremi di condizioni meteorologiche avverse che impediscono agli agricoltori di lavorare correttamente e di rispettare i requisiti delle Bcaa, gli Stati membri possono anche introdurre deroghe temporanee. Per garantire che i Paesi dell’UE possano adattare più frequentemente i loro Piani Strategici a condizioni mutevoli, la Commissione propone di raddoppiare il numero di modifiche consentite ogni anno.
Inoltre, le aziende agricole con meno di 10 ettari saranno esentate dai controlli e dalle sanzioni relative al rispetto della condizionalità.
Infine, verrà istituito un Osservatorio dei costi di produzione, dei margini e delle pratiche commerciali nella catena agroalimentare. Composto da rappresentanti di tutti i settori della filiera alimentare e da rappresentanti degli Stati membri e della Commissione, questo Osservatorio aumenterà la trasparenza dei costi e dei margini nella filiera rendendo pubblici i dati e scambiando le informazioni con i consumatori.
Il pacchetto di misure verrà approvato dal Consiglio UE previsto per il 21 e 22 marzo a Bruxelles senza discussione.
Un aspetto fondamentale che la UNICEB ha rappresentato al Ministero dell’Agricoltura riguarda la necessità di prevedere un quadro temporaneo di aiuto che tuttavia, per poter essere efficace, dovrà essere affiancato da una importante revisione dei limiti agli aiuti di stato per superare l’attuale “de minimis”.