Commercio Agroalimentare della UE – Anno 2023

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Commercio Agroalimentare della UE - Anno 2023

I Servizi della Commissione hanno pubblicato lo scorso 5 aprile la relazione sul commercio agroalimentare della Unione Europea relativo al 2023.

Dopo una buona performance del commercio agroalimentare dell’UE nel 2022, la bilancia commerciale agroalimentare comunitaria ha raggiunto il suo livello record nel 2023. Le esportazioni dell’UE hanno raggiunto i 228,6 miliardi di euro e le importazioni i 158,6 miliardi di euro nel 2023, con un’eccedenza totale di 70,1 miliardi di euro (+22% e 12,8 miliardi di euro in più rispetto al 2022).

Questo saldo positivo è dovuto principalmente al mantenimento di prezzi elevati per i prodotti di esportazione dell’UE e al calo dei prezzi mondiali dei prodotti importati. Grazie alla sua rinomata qualità, alla competitività ed all’elevato livello di diversificazione, l’Unione Europea rimane il primo operatore commerciale mondiale di prodotti agroalimentari.

ESPORTAZIONI
L’UE intrattiene rapporti commerciali con un gran numero di Paesi; il Regno Unito è la principale destinazione delle esportazioni agroalimentari dell’UE, con una quota del 22% (51,3 miliardi di euro). Gli Stati Uniti rimangono la seconda destinazione di tutte le esportazioni agroalimentari dell’UE, anche se si è registrato un leggero calo delle esportazioni comunitarie.  La Cina rimane la terza destinazione, assorbendo il 6% di tutto il valore delle esportazioni agroalimentari dell’UE. Tuttavia, le esportazioni di carne suina verso la Cina sono diminuite del 29% nel 2023.  Le esportazioni agroalimentari dell’UE verso la Turchia (+683 milioni di euro, +7%) e l’Ucraina sono aumentate (+533 milioni di euro, +18%).
Nel complesso, il commercio agroalimentare dell’UE è rimasto diversificato con un numero importante di Paesi partner.

IMPORTAZIONI
Il Brasile rimane la prima fonte di origine, rappresentando l’11% delle importazioni agroalimentari dell’UE nel 2023. Il Regno Unito è la seconda fonte, con importazioni stabili. L’Ucraina è rimasto il terzo Paese, con un valore di 11,8 miliardi di euro e il 7% delle importazioni dell’UE.
L’aumento maggiore delle importazioni è stato registrato dalla Turchia (+999 milioni di euro, +18%), seguita dall’Egitto (+566 milioni di euro, +41%).
Altre variazioni significative sono state osservate con diminuzioni da Argentina (-2,3 miliardi di euro, -33%), Cina (-1,5 miliardi di euro, -15%) e Indonesia (-1,3 miliardi di euro, -19%).
Su richiesta per gli associati il Report completo della Commissione.