La Regione Lombardia ha diramato la nota Prot. 47655/23 con la quale, in sostanza, ha definito programma di impegni che porterà a bandire il taglio della coda dei suini allevati in tale Regione a partire dal 1° gennaio 2025.
Di seguito si riporta il cronogramma delle azioni previste dalla Regione Lombardia.
Prima svolta il 1° settembre 2023 – Nell’immediato, la mozzatura della coda dovrà essere autorizzata dal Dipartimento Veterinario della ATS, in base a una deroga temporanea, che sarà rilasciata soltanto in presenza di un documentato percorso di miglioramento volto a proseguire le azioni di prevenzione delle morsicature e quindi della necessità di mozzatura della coda.
La prima data di svolta si avrà dal 1° settembre 2023, quando la fornitura di animali a coda tagliata sarà possibile solamente agli allevamenti in possesso della deroga autorizzata. Nell’arco di 12 mesi, salvo valutazioni caso per caso, gli effetti del percorso di miglioramento dovranno portare ad esaurire l’esigenza di deroga temporanea.
Mozzatura in deroga temporanea con percorso di miglioramento – Gli allevatori di suini che intendono continuare “temporaneamente” (deroga) a detenere animali con la coda tagliata e/o praticare il taglio della coda “devono individuare un percorso gestionale e/o strutturale migliorativo delle condizioni di allevamento, con particolare riferimento a quelle finalizzate a prevenire fenomeni di morsicatura della coda”. Questo percorso dovrà prendere in considerazione la Raccomandazione UE 336/2013, di particolare importanza ai fini della riduzione della necessità di mozzatura della coda a causa di morsicature.
Richiesta di deroga temporanea con certificazione e autovalutazione veterinaria – Una volta individuato il parametro migliorabile, l’allevatore dovrà presentare richiesta di deroga al Dipartimento della Ats, indicando l’area di miglioramento ritenuta necessaria per garantire la possibilità di introduzione di suini a coda integra e il termine entro il quale è prevista la fine dei lavori. Fra i documenti da allegare:
– il cronoprogramma dettagliato degli interventi
– la certificazione da parte del veterinario libero professionista attestante la necessità di allevare animali con coda tagliata
– l’autovalutazione effettuata da un veterinario libero professionista da non oltre 6 mesi.
La modulistica è reperibile sul sito Classyfarm.
Esito della richiesta – In seguito all’invio della documentazione, se la valutazione della ATS è favorevole, procedono alla validazione della deroga nel sistema Classyfarm senza necessità di una visita in loco. Se la valutazione non è favorevole, dovrà essere effettuato un sopralluogo atto a verificare la congruità della richiesta con la situazione aziendale.
Durata della deroga – La deroga, qualora rilasciata, può avere una durata correlata al tempo che viene indicato come necessario per effettuare le necessarie migliorie, comunque per un periodo non superiore ai 12 mesi. Al termine del periodo concesso potranno essere introdotti solo animali a coda integra.
Tuttavia, nel caso in cui nonostante le migliorie introdotte, si rendesse necessario introdurre ancora animali con coda tagliata, l’allevatore dovrà presentare un’ulteriore richiesta di deroga, nella quale dovrà indicare le ulteriori migliorie che intende apportare. L’allevatore dovrà comunque assicurare e documentare un progressivo aumento del numero di animali detenuti a coda integra ed eseguire un’autovalutazione del rischio taglio coda con frequenza almeno annuale.
Dal 1° settembre 2023 – Da questa data gli allevamenti da riproduzione potranno fornire animali a coda tagliata solamente ad allevamenti in possesso di deroga e tale aspetto dovrà essere oggetto di verifica nel corso dei sopralluoghi benessere condotti dall’Autorità Competente.
Dal 1° gennaio 2025 – “Fatte salve ulteriori e diverse indicazioni”, la Regione Lombardia dispone che a partire dal 1° gennaio 2025 il taglio della coda e l’introduzione di animali a coda tagliata saranno ammesse “solamente laddove, nonostante l’attuazione di un documentato percorso di miglioramento delle condizioni strutturali e/o gestionali dell’allevamento, persistano problematiche dovute ad episodi di morsicatura certificati da veterinari liberi professionisti”.
Su richiesta il testo integrale della nota della Regione Lombardia.