Benessere degli animali durante il trasporto

Risultati questionario della Commissione agli Stati membri

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Benessere degli animali durante il trasporto

Le opinioni degli Stati membri dell’UE sulle principali sfide per il trasporto di animali a lunga distanza sono state distribuite alle delegazioni dalla presidenza portoghese, mostrando che molti desiderano una migliore comunicazione, sia tra gli Stati membri che con i paesi terzi, così come regole più precise e facilmente applicabili sugli aspetti tecnici.

La presidenza portoghese ha inviato un questionario agli Stati membri per contribuire alla valutazione del regolamento (CE) n. 1/2005 sul trasporto degli animali, incentrato sui movimenti a lunga distanza verso paesi terzi, in particolare in mare su navi per il trasporto di bestiame.

I risultati sono presentati in un documento di 37 pagine (allegato alla presente), intitolato “Questionario per contribuire alla prevista valutazione e revisione del regolamento (CE) n. 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto per quanto riguarda il trasporto su lunga distanza verso paesi terzi – Esito del questionario della presidenza”, datato 22 aprile 2021.

Tutti gli Stati membri hanno risposto e 23 su 27 hanno dichiarato di effettuare trasporti su lunghe distanze, principalmente su strada e via mare. Gli aspetti più impegnativi hanno riguardato le temperature estreme, evidenziate da 24 Stati membri, i punti di sosta (indicati da 23 Stati membri), i ritardi alle frontiere (13 Stati membri) e la mancanza di comunicazione tra Stati membri e Paesi terzi, anch’essa identificata da 13 paesi.

Diversi Paesi membri  hanno identificato le temperature estreme (molto alte o molto basse) come fattore di grande impatto sul benessere degli animali, ha dichiarato la presidenza.

L’impatto è maggiore quando ci sono ritardi alle frontiere. Alcuni Stati membri volevano che i limiti al trasporto fossero ulteriormente discussi; si sono lamentati della mancanza di informazioni sulle condizioni dei punti di sosta, e alcuni hanno suggerito un sistema di riconoscimento.

Gli Stati membri hanno trovato utile la rete di punti di contatto per il trasporto dell’OIE, che copre 53 paesi nella Regione europea, e alcuni hanno proposto di espanderla per coprire i paesi non europei, per esempio in Medio Oriente e in Asia.

I punti più difficili da far rispettare in relazione alle navi per il trasporto di bestiame sono stati la formazione e la competenza dell’equipaggio e gli obblighi degli organizzatori e dei trasportatori. Diversi Paesi si sono lamentati della difficoltà nell’identificare gli organizzatori. Un’area importante che necessita di miglioramenti è l’obbligo per il trasportatore marittimo di fornire informazioni all’autorità competente nel porto di partenza prima del viaggio, insieme, in misura minore, alla necessità di rendere noti tutti i lavori di manutenzione necessari alla nave. La maggior parte degli intervistati ha richiesto la disponibilità di informazioni in merito al livello di competenza, per esempio, di ingegneri marittimi e che sia indicato il controllo effettuato nello Stato di approdo nonché ci siano criteri specifici per la sospensione o il ritiro del certificato di approvazione della nave.
Un’altra opinione molto diffusa è che ci dovrebbe essere un responsabile del benessere degli animali in una nave per il bestiame simile al responsabile del benessere animale nei macelli, mentre molti pensavano che ci dovesse essere un veterinario a bordo.

Per quanto riguarda i requisiti tecnici delle navi, le aree principali per le quali dovrebbero essere apportati dei miglioramenti riguardano la ventilazione nonché la costruzione e la manutenzione dei recinti e dei sistemi di drenaggio.

Ci sono state richieste di limiti specifici sul trasporto a lunga distanza di animali non svezzati e di animali per la macellazione immediata e durante le stagioni più critiche.