L’UE e la Nuova Zelanda hanno concluso i negoziati per un accordo commerciale che aprirà notevoli opportunità economiche per le aziende e i consumatori di entrambe le parti. L’accordo include anche impegni di sostenibilità senza precedenti, tra cui il rispetto dell’Accordo di Parigi sul clima e i diritti fondamentali del lavoro, che possono essere applicati attraverso sanzioni commerciali come ultima risorsa.
La Commissione europea ha inviato al Consiglio lo scorso 17 febbraio l’accordo in parola per la firma. L’invio dei progetti di decisione al Consiglio sulla firma e la conclusione dell’accordo è un passo importante: una volta che il Consiglio darà il suo via libera, l’UE e la Nuova Zelanda potranno firmare l’accordo e potrà essere trasmesso al Parlamento europeo per approvazione. Dopo l’approvazione, l’accordo può entrare in vigore.
L’accordo prevede l’eliminazione di tutte le tariffe sulle esportazioni della UE verso la Nuova Zelanda.
In base all’accordo, l’UE consentirà l’apertura di un contingente tariffario di importazione di:
- 10.000 tonnellate di carne bovina da importare con un dazio ridotto del 7,5%. Questo volume sarà introdotto gradualmente nell’arco di 7 anni a partire dall’entrata in vigore dell’accordo. Si tratta di un volume modesto, che riconosce la particolare sensibilità del settore delle carni bovine, ed è limitato solo alle carni bovine di alta qualità alimentate con erba, con costi di produzione più elevati e credenziali di sostenibilità più alte rispetto alle carni bovine ottenute attraverso l’alimentazione con mangimi;
- 38.000 tonnellate di carne ovina da importare in esenzione doganale. Questo volume sarà introdotto gradualmente nell’arco di 7 anni dall’entrata in vigore dell’accordo.